Quantum: Beltram, NQSTI strumento potente al servizio del Paese

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Stati Generali Quantum Beltram
Stati Generali Quantum Beltram

In tre anni raddoppiati gli scienziati coinvolti: oggi sono 635. Assunti 105 giovani ricercatori grazie al PNRR.

(AGI) - Roma, 17 dic.  Il National Quantum Science and Technology Institute nasce dal Pnrr e oggi rappresenta "una risorsa per tutto il Paese". A dirlo è Fabio Beltram, fisico di fama mondiale e coordinatore scientifico di Nqsti, che interverrà oggi a Roma agli Stati Generali del Quantum, organizzati dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, guidato dal sottosegretario Alessio Butti, con la collaborazione dello stesso Istituto e di ben 5 ministeri, appuntamento dedicato alla definizione della strategia nazionale sulle tecnologie quantistiche. "Nqsti è nato con il Pnrr. Nel 2021 sono state individuate le linee strategiche per il Paese e una di queste era la tecnologia quantistica. Nel 2022, con il bando, la nostra proposta è stata selezionata ed è così che è nato l'istituto", ricorda Beltram. Oggi Nqsti è un consorzio che riunisce oltre trenta tra università ed enti di ricerca, i principali player del settore in Italia, e coinvolge anche grandi aziende come Leonardo e Thales Alenia Space. Nei primi tre anni di attività l'Istituto ha coordinato l'intero filone quantum del Pnrr, gestendo 116 milioni di euro, pari al 51% delle risorse ministeriali disponibili in questo ambito. "Il ministero ci ha affidato più della metà dei fondi a disposizione", sottolinea Beltram, spiegando che le risorse sono state utilizzate per modernizzare i laboratori di ricerca, assumere 105 nuovi ricercatori e indirizzare in modo mirato la ricerca nazionale sulle tematiche più strategiche. "Il quantum è vastissimo e impatta su quasi tutte le filiere industriali: sta diventando il discriminante tra chi compete e chi non compete", afferma il coordinatore scientifico di Nqsti. Un esempio emblematico è quello della diagnostica medica: "Sostituendo un singolo sensore con uno basato sulle tecnologie quantistiche, una macchina può diventare da mille a diecimila volte più sensibile. Questo può salvare vite umane e, dal punto di vista industriale, significa che chi non assorbe queste tecnologie sarà tagliato fuori dal mercato". Accanto alla ricerca, Nqsti ha lavorato sul rafforzamento del sistema nazionale delle competenze. Dai circa 300 ricercatori iniziali si è passati a 625, anche grazie al coinvolgimento di altre università ed enti di ricerca italiani.
"Abbiamo evitato la fuga di cervelli e, anzi, invogliato chi era partito a rientrare", spiega Beltram, ricordando anche l'investimento in strumentazioni avanzate per consentire ai ricercatori italiani di competere a livello internazionale. Un tassello centrale di questa strategia è la creazione dei QuantumFab, una rete di centri di competenza distribuiti sul territorio nazionale. "Sono i luoghi dove abbiamo strumentazioni e competenze per realizzare sistemi, dispositivi e componenti per l'industria e per i colleghi di tutta Italia. Grazie a queste strutture possiamo finalmente competere alla pari con il resto d'Europa", sottolinea Beltram. Un risultato già tangibile: in un recente bando europeo sull'elettronica quantistica sono stati finanziati sei progetti italiani, "tutti emanazioni Nqsti e appoggiati ai centri di competenza che abbiamo creato". Secondo Beltram, questi risultati dimostrano che "in tre anni abbiamo messo in piedi uno strumento potente", che ora deve essere pienamente valorizzato. "Auspichiamo che venga utilizzato da tutte le università, dai ministeri per i loro progetti e dalle imprese per la loro crescita e per quella del sistema Paese", afferma, ricordando anche l'impegno di Nqsti nella rappresentanza italiana su tavoli internazionali e l'avvio, da marzo, di nuovi progetti nel quadro del Pon per trasformare i centri del Sud in vettori di innovazione. Ampio spazio è stato dedicato anche alla formazione e al rapporto con il mondo produttivo. "Non abbiamo fatto solo ricerca: ci siamo occupati di formazione dal liceo alle imprese", spiega Beltram. In particolare, per supportare un tessuto industriale composto in larga parte da piccole e medie imprese, Nqsti ha creato centri congiunti che consentono alle aziende di accedere a strumentazioni e competenze avanzate. Lo studio “Quantum for Italy”, promosso dall'Istituto, ha confermato un interesse diffuso del sistema produttivo verso le tecnologie quantistiche. "Il tessuto industriale italiano ha capito la portata del quantum", osserva Beltram. Le grandi imprese sono già in movimento, mentre tra le Pmi "abbiamo riscontrato grande attenzione, dinamismo e voglia di collaborare con il sistema della ricerca per importare queste competenze". Nel giorno degli Stati Generali del Quantum, il messaggio di Beltram è chiaro: "Nqsti è oggi una risorsa per tutto il Paese. La sfida adesso è usare al meglio questo strumento per trasformare la ricerca quantistica in competitività, innovazione e sviluppo". (AGI)

Intervista pubblicata su AGI - Agenzia Italia

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